Limiti alle stazioni a metano in Uzbekistan per problemi di gas in un «paese vicino"

Foto: spot.uz

In Uzbekistan sono state introdotte limitazioni temporanee all'attività delle stazioni di rifornimento a metano per veicoli. La causa sono state interruzioni nelle forniture di carburante dall'estero, ha dichiarato il Ministero dell'Energia della repubblica centroasiatica.

Secondo le informazioni del ministero, al momento si registra una riduzione delle importazioni di gas naturale a causa di un guasto tecnico a un gasdotto in un paese vicino. Il Ministero dell'Energia ha assicurato i cittadini che sono state intraprese tutte le misure necessarie per stabilizzare la situazione. Tuttavia, non è stato specificato di quale paese si tratti.

Poiché uno dei compiti principali è garantire un approvvigionamento stabile di carburante alle famiglie e alle strutture sociali, comprese scuole, asili, ospedali, istituti di istruzione superiore, centrali termoelettriche e altro, è stata presa la decisione di limitare l'attività delle stazioni di rifornimento che forniscono metano agli automobilisti.

Secondo quanto affermato dal Ministero dell'Energia, le misure introdotte sono temporanee; in questo periodo le stazioni di rifornimento funzioneranno sulla base di piani e programmi concordati con le amministrazioni locali (hokimiyat delle città e dei distretti).

«Sono in corso lavori per normalizzare la pressione del gas. Ulteriori informazioni sulla situazione saranno fornite in seguito», si legge nel comunicato del ministero uzbeko.

Una situazione simile si è verificata anche lo scorso anno. Il 17 febbraio 2024, le autorità dell'Uzbekistan hanno annunciato la sospensione dell'attività di tutte le stazioni di compressione e riempimento gas per autoveicoli (AGNKS). Allora, come motivo, è stato indicato lo spegnimento di emergenza delle linee elettriche ad alta tensione «L-Gazli-1» e «L-Gazli-2» nella regione di Bukhara. Di conseguenza, otto unità di pompaggio del gas sono andate fuori servizio, il che a sua volta ha portato a una riduzione del volume e della pressione del gas nei gasdotti principali.

Solo dal 7 marzo le restrizioni sull'attività delle AGNKS sono state completamente revocate.