Kazakistan: Aperti procedimenti penali contro i vertici di un'agenzia di stampa

Foto: kaztag.kz

È stato aperto un procedimento penale nei confronti del direttore generale dell'Agenzia Telegrafica Kazaka (KazTAG) Aset Mataev e del caporedattore Amir Kasenov. Sono stati riconosciuti come sospettati su denuncia della società Freedom Finance «in relazione a pubblicazioni su schemi fraudolenti della sua dirigenza», riporta KazTAG.

Il 9 dicembre Mataev e Kasenov dovranno presentarsi per un interrogatorio alla polizia.

Il comunicato indica che la redazione di KazTAG ha appreso dell'indagine il 20 novembre dai media, mentre il procedimento stesso era stato aperto il 18 agosto. Come dichiarato dall'agenzia, per diversi mesi la polizia ha condotto indagini e perizie senza informarne la redazione. L'avvocato Erlan Makenov ha dichiarato che le indagini hanno violato le norme del codice di procedura penale del Kazakistan, non consentendo alla dirigenza dell'agenzia di prendere visione tempestivamente del decreto di nomina delle perizie.

A sua volta, l'avvocato Rena Kerimova ha dichiarato che la dirigenza di KazTAG è stata riconosciuta come sospettata «al di fuori delle procedure stabilite». «Perché fossero riconosciuti come sospettati senza la loro partecipazione, avrebbero dovuto essere latitanti o altrimenti sottrarsi alle azioni investigative, mentre né Mataev né Kasenov si sono sottratti alle azioni investigative», ha sottolineato.

La testata «Kursiv.kz» ha scritto che il procedimento contro Mataev e Kasenov è legato alla diffusione di informazioni palesemente false. Si tratta di pubblicazioni sui depositanti truffati di Freedom Finance del miliardario Timur Turlov, che la società ha definito calunnia e manipolazione.

KazTAG ha indicato che una delle fonti primarie delle loro pubblicazioni è l'avvocato Svetlana Oralbaeva, che ha parlato dei soldi persi dei depositanti e del trasferimento di fondi in paradisi fiscali, oltre a diversi danneggiati che hanno contattato direttamente la redazione.

L'agenzia afferma inoltre che il procedimento è stato aperto con l'obiettivo di intimidire in vista delle imminenti elezioni presidenziali del paese. Secondo la redazione, sono coinvolti in questo dipendenti dell'amministrazione presidenziale e rappresentanti del cosiddetto «vecchio Kazakistan».