Il Ministero degli Affari Esteri del Kirghizistan ha invitato l'Unione Europea a condurre una verifica indipendente delle circostanze fattuali relative all'inclusione delle banche kirghise nella nuova lista di sanzioni, al fine di confermare la validità delle restrizioni introdotte. La dichiarazione del Ministero degli Esteri della repubblica è stata pubblicata sul sito web ufficiale.
Il Ministero degli Esteri ha espresso rammarico per la decisione di Bruxelles di inserire le entità legali del Kirghizistan in un altro pacchetto di sanzioni e ha sottolineato che la repubblica rispetta rigorosamente gli obblighi internazionali. Nella dichiarazione si afferma che il paese sostiene un «dialogo aperto e costruttivo» con l'Unione Europea, mirato a prevenire congiuntamente i rischi di elusione dei regimi sanzionatori.
A Bishkek hanno ricordato che l'Unione Europea ha più volte dichiarato di voler rafforzare la partnership strategica con i paesi dell'Asia centrale e promuovere il loro sviluppo socio-economico. In questo contesto, la parte kirghisa ha sottolineato la disponibilità a una «partnership paritaria, reciprocamente rispettosa e fiduciosa» con l'UE e i suoi Stati membri.
Il Ministero degli Esteri ha proposto all'Unione Europea di istituire un audit indipendente, riconosciuto a livello internazionale, per verificare l'affidabilità dei dati sulla base dei quali sono state introdotte le sanzioni. Tale passo permetterà di assicurarsi che le misure restrittive si basino su fatti verificati e non su supposizioni, hanno spiegato nel dipartimento.
Inoltre, Bishkek ha lanciato l'iniziativa di creare un gruppo di lavoro tecnico congiunto Kirghizistan-Unione Europea. Il suo compito dovrebbe essere quello di condurre uno scambio regolare di dati finanziari, monitorare le transazioni e valutare congiuntamente i rischi legati al potenziale aggiramento delle sanzioni.
ℹ️ In precedenza, l'Unione Europea ha reso noto il 19° pacchetto di sanzioni anti-russe, che include due banche del Kirghizistan – «Tolubay» e «Eurasian Savings Bank» – e tre istituzioni finanziarie del Tagikistan – «Dushanbe City Bank», «Spitamen», «Kommerzbank Tajikistan» –, oltre alla filiale kazaka della banca russa VTB.
Nel documento ufficiale dell'UE sono indicati i criteri per l'inserimento nella lista delle sanzioni: appartenenza a società controllate di banche russe, stretta connessione con il sistema finanziario russo, nonché la partecipazione alla gestione di significativi pagamenti transfrontalieri che potrebbero contribuire a rafforzare l'economia e l'industria russa.
Nel frattempo, la Banca Nazionale del Tagikistan ha dichiarato di stare esaminando la situazione insieme alle istituzioni finanziarie e ai partner internazionali e di stare adottando misure per prevenire possibili conseguenze. «Dushanbe City Bank» e «Kommerzbank Tajikistan» hanno riferito di non essere ancora a conoscenza delle ragioni del loro inserimento nella lista delle sanzioni. Le istituzioni continuano a operare normalmente. Le banche non escludono che possano sorgere alcune difficoltà nell'effettuare bonifici transfrontalieri in euro e in determinate direzioni, ma stanno adottando misure per minimizzarle.



