Pena di morte in bilico: i kirghisi chiamati a confrontarsi sulla nuova legge

Foto dell'ufficio stampa del parlamento del Kirghizistan

L'amministrazione presidenziale del Kirghizistan ha sottoposto a consultazione pubblica un disegno di legge per introdurre emendamenti alla Costituzione del paese che prevedono l'istituzione della pena di morte.

L'articolo 25 della Legge fondamentale è proposto nella seguente formulazione: «Ogni persona ha il diritto inviolabile alla vita. Le aggressioni alla vita e alla salute umana sono inaccettabili. Nessuno può essere privato arbitrariamente della vita. La pena di morte può essere stabilita dalla legge solo per lo stupro di minori e l'omicidio associato a stupro».

Nella relazione esplicativa del disegno di legge si sottolinea che recentemente in Kirghizistan è aumentato il numero di crimini particolarmente gravi contro donne e bambini, inclusi stupri e omicidi. Le notizie di tali crimini nei media sono diventate così abituali da non scioccare più la società.

»È giunto il momento di tracciare un confine netto, oltre il quale qualsiasi persona che commetta atti violenti contro bambini e donne si colloca al di fuori di questa società, il che comporta la punizione più severa e giusta.

I crimini particolarmente gravi legati alla violenza su bambini e donne negli ultimi anni hanno costretto la società a riflettere seriamente sul ritorno della misura eccezionale di punizione — la pena di morte. La protezione della vita e della salute di bambini e donne in questa fase è impossibile senza la minaccia dell'applicazione della pena capitale e di una giusta punizione», dichiarano gli autori del disegno di legge.

I kirghisi hanno già iniziato a lasciare commenti sul documento. A differenza di chi sostiene l'introduzione della pena di morte, gli oppositori di questa misura motivano la loro opinione. Sono preoccupati per il rischio di un errore giudiziario irreversibile, che potrebbe portare all'esecuzione di un innocente. Nei commenti si esprime profonda sfiducia verso il sistema giudiziario e le forze dell'ordine del Kirghizistan. Come condizioni necessarie per l'introduzione della pena di morte vengono indicati processi aperti, media indipendenti per monitorare l'andamento dei casi e trasparenza in tutte le perizie mediche.

ℹ️ Il disegno di legge sull'introduzione della pena di morte è stato preparato su ordine del presidente del Kirghizistan Sadyr Japarov. L'occasione è stato l'omicidio della diciassettenne Aisuluu Mukasheva alla fine di settembre 2025, che ha suscitato ampia risonanza pubblica. Il sospettato del reato è stato arrestato: si tratta di un uomo già condannato in precedenza, nato nel 1984. Il presidente ha preso sotto controllo personale le indagini sul caso.

In Kirghizistan la pena di morte come forma di punizione ha cessato di essere applicata nel 1998, quando fu dichiarata una moratoria sulle esecuzioni, ma i tribunali continuarono a emettere sentenze capitali per lungo tempo. Di fatto, la pena di morte fu abolita nel 2007, quando fu sostituita con l'ergastolo. Prima di ciò, nel 2006, dalla Costituzione del Kirghizistan fu rimosso ogni riferimento alla pena capitale, e nel 2010 il paese ratificò il protocollo internazionale che vieta la pena di morte e obbliga a non reintrodurla in futuro. Per il suo ripristino saranno necessarie modifiche alla Legge fondamentale del paese e lo svolgimento di un referendum.