In Uzbekistan, ai provider privati è stato consentito, in via sperimentale fino al 1° gennaio 2030, di collegarsi direttamente ai canali internet internazionali. Di fatto, questo abolisce il monopolio della società statale Uzbektelecom. Tuttavia, le autorità hanno stabilito una serie di condizioni, ad esempio obbligando gli operatori di telecomunicazioni ad assumere un rappresentante del Ministero del Digitale e un dipendente del Servizio per la Sicurezza dello Stato. Lo riporta «Gazeta.uz» citando un decreto governativo della repubblica entrato in vigore il 19 settembre.
Tra i principali requisiti per il collegamento diretto alle reti internet internazionali per scopi propri e commerciali, approvati dal Gabinetto dei Ministri, vi è la necessità per l'operatore di disporre di una propria rete in fibra ottica backbone che copra almeno il 50% del territorio dell'Uzbekistan. Inoltre, le società private devono possedere infrastrutture per ridurre il divario digitale e garantire alla popolazione l'accesso a servizi telecom broadband.
Secondo il decreto, l'accesso al canale non controllato da Uzbektelecom sarà fornito solo attraverso appositi Centri di Collegamento Internet (CCI). Per ottenere l'autorizzazione corrispondente, le imprese sono obbligate a inviare alle autorità un consistente pacchetto di documenti tecnici, incluso il progetto di costruzione del CCI.
Il direttore e gli ingegneri principali del centro devono essere cittadini uzbeki. Il provider deve anche approvare l'organico delle posizioni chiave in questa struttura, dai direttori agli specialisti in cybersecurity.
Nel personale del CCI devono essere assunti obbligatoriamente almeno quattro rappresentanti degli organi competenti: Ministero delle Tecnologie Digitali, Servizio per la Sicurezza dello Stato, Centro per lo Sviluppo delle Tecnologie Elettroniche e Centro per la Cybersecurity. Si sottolinea che l'operatore è obbligato a garantire il finanziamento delle attività di questi dipendenti.
Inoltre, è stata definita una serie di condizioni tecniche, tra cui:
✅ almeno due CCI in regioni geograficamente distanti;
✅ le apparecchiature installate nei punti di collegamento internazionali e nei nodi principali devono essere prodotte da almeno due diversi produttori di paesi diversi e conformi agli standard internazionali;
✅ il carico delle porte non deve superare il 70%;
✅ garantire fonti di energia di riserva, con priorità alle «tecnologie verdi».
Nel documento governativo è anche specificato che in caso di situazioni di emergenza o minacce alla sicurezza, il funzionamento dei CCI può essere limitato o sospeso dalle autorità competenti.
Si precisa che per collegarsi a un canale internet esterno bypassando Uzbektelecom, è necessario soddisfare tutti i requisiti stabiliti e firmare un accordo corrispondente con l'Impresa Unitaria Statale «Centro Repubblicano per la Gestione delle Reti di Telecomunicazioni».
È noto che l'abolizione del monopolio della società statale mira a stimolare l'attività degli investitori nel mercato e a migliorare la legislazione in conformità con i requisiti dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.
ℹ️ Si discute da anni dell'abolizione del monopolio sulla fornitura di servizi internet in Uzbekistan. Lo scorso anno è stato persino emesso un decreto del presidente Shavkat Mirziyoyev, in base al quale dal 1° gennaio 2025 gli operatori di telecomunicazioni privati potevano collegarsi direttamente ai canali internazionali. Come indicato nel documento, al Ministero del Digitale era stato affidato il compito di presentare entro il 1° ottobre 2024 il relativo regolamento per l'approvazione del governo. Tuttavia, apparentemente il processo è stato posticipato, quindi finora i provider potevano accedere a internet per scopi propri e commerciali esclusivamente attraverso Uzbektelecom.



